Oasi del Simeto

Oasi del Simeto
Oasi del Simeto

La Riserva Naturale “Oasi del Simeto“, istituita il 14 marzo 1984, si estende lungo la costa jonica, nel comune di Catania, per un tratto di circa 10 chilometri occupando un territorio di circa 1800 ettari.

Oasi del Simeto foce

Zona umida di elevato valore naturalistico, rappresenta un importante luogo di svernamento, di nidificazione e di sosta di numerosi uccelli migratori che attraversano il Mediterraneo. Infatti il tratto terminale del fiume Simeto, la vecchia ansa dello stesso fiume con i suoi canneti, il lago Gornalunga con il vasto salicornieto attorno alle sue sponde, i laghetti retrodunali denominati “salatelle” ed i numerosissimi acquitrini stagionali che si formano in varie zone della Riserva, attirano durante tutto l’anno più di 180 specie diverse di uccelli, molte delle quali estremamente rare. Il maggior numero di osservazioni comunque viene fatto durante il passo primaverile e il ripasso autunnale.
Le anatre costituiscono l’avifauna prevalente di questa zona umida, quelle di superficie (quali il codone, il fischione, il germano reale, il mestolone e l’alzavola) frequentano prevalentemente le acque basse e cercano il cibo sulla superficie dell’acqua. Le anatre tuffatrici (tra cui il moriglione, la moretta e la moretta tabaccaia) cercano il loro nutrimento immergendosi e nuotando sott’acqua.

In primavera-autunno negli acquitrini e fra i salicornieti si possono osservare aironi cenerini, aironi rossi e sgarze ciuffetto; le garzette prediligono invece la nuova foce del fiume Simeto. Ogni tanto si vedono anche uccelli dall’aspetto strano come la spatola dal caratteristico becco – a forma di spatola appunto – e il mignattaio dal lungo becco ricurvo. Gli uccelli limicoli (avocette, pettegole, cavalieri d’Italia, fratini) si muovono in gruppo lungo le formazioni lagunari frugando con il lungo becco nella sabbia e nel fango. Nell’Oasi del Simeto non mancano i rapaci: costante è la presenza del falco di palude e comuni sono la poiana, il gheppio e il barbagianni.

Oasi del Simeto, falco di palude by Marco Iucolano

Fra i mammiferi si trovano il coniglio selvatico, la lepre e la volpe e fra le numerose specie di rettili la testuggine d’acqua.
Numerose sono anche le specie vegetali, caratteristiche per i diversi ambienti, come l’euphorbia pepis e lo xantium italicum, che crescono sulle dune vicino alla riva. Nelle aree che si presentano allagate in alcuni periodi dell’anno e anche attorno ai pantani salmastri si trovano invece estesi salicornieti. Lungo le sponde del Simeto e della vecchia ansa, vi sono estesi popolamenti di canneti costituiti dalla cannuccia (phragmites australis) e sulle sponde del Simeto all’altezza del ponte Primosole sono localizzati i residui boschi ripariali, ben più estesi in passato, con salix alba e altre specie di salici.

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