Palermo, la città

Palermo la cattedrale
Cattedrale di Palermo Palermo, capoluogo della regione Sicilia, situata nella costa nord occidentale dell’Isola, è per grandezza, importanza e numero di abitanti, la quinta città d’Italia e la prima più a sud della Penisola. Posta poco distante dalla Tunisia, la città è punto nodale del Mar Mediterraneo, ponte tra l’Europa e l’Africa.
Per la sua splendida posizione geografica, la mitezza del clima, la fertilità del terreno e l’abbondanza dell’acqua, Palermo è stata sempre culla di civiltà, punto di transito o di approdo, terra ambita di conquista. I Sicani, antico popolo proveniente forse dalla Spagna, nel terzo millennio, i Cretesi nella seconda metà del secolo millennio, gli Elimi attorno al XII secolo, i Greci nell’VIII secolo a. C. vi stabilirono più o meno precariamente. Tra l’VIII e il VII secolo avvenne la massiccia colonizzazione ad opera dei Fenici di Cartagine. Conquistata dai Romani e poi, dopo le invasione barbariche, dai Bizantini, Palermo ha subito e accolto numerose dominazioni: Arabi, Normanni e Svevi, Angioini, Aragonesi, Spagnoli e Austriaci hanno dato vita ad una vivacità culturale e ad una ricchezza artistica straordinaria, lasciando tracce indelebili.
Città tra le più ricche di monumenti e di testimonianze d’arte d’Europa, Palermo costituisce un organismo complesso costruitosi nel tempo attraverso la contaminazione e il continuo inserimento di culture diverse, sovrappostesi l’una all’altra nel corso di molti secoli.
palermo monte pellegrino
Monte Pellegrino

Al centro di un ampio golfo, dominata dal Monte Pellegrino (597 metri d’altezza), montagna dentro la città, circondata dal mare e da una dolce catena di colline, Palermo si estende in quella piana che dal XVI secolo viene chiamata Conca d’Oro, ricca di sorgenti, di fiumi e di agrumeti.

Breve storia di Palermo

Il primo nucleo della città fu fondato su un promontorio roccioso al centro di una vasta zona pianeggiante assai lussureggiante, circondata da due corsi d’acqua: il torrente Kemonia, detto “del maltempo” a meridione, e il Papireto a settentrione. Il suo porto è fra i più antichi e attivi del Mediterraneo (il toponimo Palermo, dal greco Pan-Ormos, vuol dire “tutto porto”), e ne caratterizza la vocazione multiculturale nel cuore del Mediterraneo. Questo assetto si mantenne sino al IX secolo d. C., quando, con la conquista mulsulmana, la città divenne sede di un emirato e cominciò ad acquistare lo splendore di cui è giunta traccia sino ad oggi. Gli Arabi la definirono “paradiso delle terra”. Il Parco Reale che circondava Palermo comprendeva palazzi, padiglioni per feste e laghetti artificiali. Oggi ne rimane memoria soprattutto nel Castello della Zisa, nel Castello di Maredolce e nel Parco della Favorita che si estende dalla città verso la zona balneare di Mondello. Sotto i Normanni (dal 1072), a Palermo ebbe inizio un periodo di grande sviluppo economico e culturale, confermandosi poi con la dinastia sveva e con il regno di Federico II nel XIII secolo, allorché la città assunse a rango di centro primario dell’Occidente. Ne sono testimonianza, fra le tante, il Palazzo Reale (o dei Normanni), sede dell’Assemblea regionale, e la Cattedrale. Nel XV secolo e fino al XVI, la città divenne colonia spagnola sotto la dominazione degli Aragonesi. Con il regno di Carlo V, Palermo divenne capitale di un viceregno spagnolo, ed esercitò molto potere attraverso il Tribunale dell’Inquisizione. Durante la dominazione spagnola vi furono grandi cambiamenti nell’assetto morfologico della città, che ne hanno delineato quella forma che ancor oggi la caratterizza.
Tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800, Palermo è la città dei cento Paesi. Lungo le strade radiali che dalla città portavano ai fondi agricoli crescevano le borgate, che esprimevano la vitalità di un’economia del territorio basata sullo scambio di beni e di cultura costantemente in rapporto con la città. Nel 1889 nel territorio di Palermo si contavano 40 borgate. Alla fine dell’800 si formarono anche le borgate industriali e manifatturiere che raggiunsero il pieno sviluppo all’inizio del nostro secolo. Dagli anni ’50 in poi, le borgate verranno inglobate dall’espansione edilizia. Il Centro storico di Palermo esteso per circa 240 ettari, è diviso in quattro mandamenti denominati in relazione agli episodi architettonici prevalenti: Loggia-Castellammare, Tribunali-Kalsa, Palazzo Reale e Monte di Pietà-Capo. Questi quattro mandamenti nascono dalla realizzazione delle due principali arterie storiche della città: il Cassaro, asse di origine araba e collegamento da monte a mare, e la cinquecentesca via Maqueda, strada perpendicolare della prima e che, all’incrocio con questa, dà vita alla piazza Vigliena, denominata Quattro Canti di Città, centro geografico e simbolo di Palermo. Nel Centro Storico sono censiti 343 palazzi, 156 tra chiese e oratori, 66 tra conventi e monasteri e 63 edifici speciali civili.
Oggi la città è suddivisa in otto circoscrizioni e conta 25 quartieri.

stemma di palermo
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