Sommatino

Sommatino

Sommatino, comune in provincia di Caltanissetta è un centro agricolo e industriale, posto nella bassa valle alla destra del fiume Salso.
Sommatino

La storia

Il Vito Amico fa risalire l’origine di Sommatino nella seconda metà del XIV secolo ma nel territorio, nota Giuseppe Testa in Storia di Sommatino, «appare l’indicazione dell’esistenza di un Casale intorno alla seconda metà del 1200 sino al 1400 circa. La notizia è confermata da un atto notarile che transunta, riscrive e ripropone cioè, un documento stilato il 20 giugno 1406. In esso un giudice e un notaio testimoniano, ad istanza di donna Teodora di Aragona, moglie del fu Nino Tagliavia di Palermo, che è originale l’antico privilegio, concesso a Bartolomeo Tagliavia e ai suoi eredi, della donazione e concessione del ‘Casale di Sommatino”, sito nella valle di Girgenti, al di qua del fiume Salso, tra i territori di Licata e Naro, fatte con privilegio dato da re Federico il 17 aprile 1299. Precedentemente era posseduto da Costantino de Naro, al quale era stato tolto per crimine contro la Maestà del Re». La famiglia Tagliavia tenne il casale di Sommatino fino al 1456 anno in cui l’unica figlia di Salvatore. Antonia, Io portò in dote al marito Gerlando Lo Porto che nel 1456 si investì della terra. Da questo matrimonio nacque Salvatore che succedette al padre. Da Salvatore nacque Gerlando che nel 1502 fu investito del feudo e sposò Costanza del Brando.
Nel 1507 chiese ed ottenne dal re Ferdinando lo ‘jus populandi” congiuntamente al “mero e misto impero”, cioè la facoltà di amministrare la giustizia civile e penale nel suo territorio. Il paese prese il nome del feudo su cui sorse. Ma per l’improvvisa morte del barone e per la minore età del figlio Andrea, il nuovo paese non fu popolato. Raggiunta la maggiore età, Andrea riprese il progetto del padre di popolare il paese. Si iniziarono i lavori per la costruzione di una masseria e del palazzo baronale. Alla sua morte, avvenuta nel 1518, gli succedette il figlio Gastone. Questi riprese i lavori di costruzione e popolamento della terra di Sommatino lasciando nel 1566 al figlio Mariano una terra ben organizzata. Il figlio di Mariano, Gaspare Lo Porto Isfar e Corilles, nel 1625 con privilegio di Filippo IV divenne primo conte di Sommatino. Non avendo lasciato eredi diretti, a Gaspare succedette la sorella Vittoria sposa di Matteo Lucchesi. In seguito la contea passò al figlio Giacomo; costui la lasciò alla figlia che la portò in dote al marito Ottavio Lanza conte di Mussomeli e principe di Trabia. La famiglia Lanza tenne la contea di Sommatino fino all’abolizione della feudalità in Sicilia (1812).
Nel 1818 Sommatino prese a far parte della provincia e distretto di Caltanissetta. Nel 1844 dalla diocesi di Agrigento passò a far parte di quella di Caltanissetta. Nel 1848 la popolazione di Sommatino partecipò ai moti rivoluzionari con grande entusiasmo eleggendo il comitato provvisorio di difesa e di sicurezza pubblica. Sommatino a solo cento anni dalla sua fondazione contava numerose chiese e un consistente numero di sacerdoti.

La prima chiesa fu quella dedicata a San Giovanni Battista del 1575, seguirono poi quelle dedicate a San Vita, Santa Petronilla, Purgatorio, Madonna delle Grazia, San Biagio, San Giuseppe oltre a quelle rurali sparse nel campagne. Fino al 1789 la chiesa della Madonna dell’Itria funzionò da parrocchia. In seguito fu costruita la nuova chiesa madre dedicata a Santa Barbara, patrona del paese. L’edificio ha facciata a due ordini di lesene e l’interno ad unica navata.

Personaggi illustri

Tra i sommatinesi sono ricordati dal prof.Santi Correnti: Filippo Terranova (1820-1878) che fu uno degli esploratori europei che a metà del XIX secolo studiarono il decorso del fiume Nilo. Mori ad Alessandria d’Egitto; e Nino Di Maria (1903-1987) scrittore, autore del romanzo Cuori zugli abissi, da cui il regista Pietro Germi nel 1950 ricavò il suo film Il cammino della speranza, sul grave problema dell’emigrazione siciliana, era anche un simpatico umorista, e nel 1973 pubblicò un racconto dallo sconvolgente titolo La mafia ha ammazzato Napoleone (Editrice Nocera – San Cataldo): ma non si tratta di una nuova ipotesi storica sulla morte del grande condottiero, bensì dell’uccisione di un maialino soprannominato “Napoleone. Sono sommatinesi l’editore Filippo Ciuni, che operò a Palermo, e Salvatore Sciascia suo nipote, che operò a Caltanissetta, che hanno dato notevole e qualificato impulso all’editoria siciliana.

L’economia

Fin dal XVIII secolo l’economia sommatinese oltre che dall’agricoltura e dalla pastorizia era sostenuta dalle miniere di zolfo che sfruttavano i giacimenti sparsi nel suo sottosuolo.
Dopo la chiusura delle miniere, l’agricoltura tornò ad essere il solo sostegno dell’economia del paese. Nel suo territorio si producono cereali, olive, agrumi, frutta, uva, legumi e ortaggi. È presente anche l’allevamento zootecnico con prevalenza di ovini. Negli ultimi tempi si va rafforzando l’artigianato e la piccola industria.

Feste

Tra le feste religiose che costituiscono motivo di incontro per la popolazione vogliamo ricordare la festa di san Giuseppe, il 19 marzo; i riti della settimana santa e la festa patronale di santa Barbara il 4 dicembre.

Sommatino – Arte e Musei

Chiesa Madre

Sommatino - Chiesa Madre
Veduta del prospetto principale della Chiesa Madre di Sommatino, dedicata a Santa Margherita. La chiesa, ad una sola navata, con cappelle perimetrali, fu edificata nel 1751 ed elevata a parrocchia nello stesso anno.
Nel corso dei secoli l’edificio ha subito diverse ristrutturazioni. All’interno si possono ammirare gli stupendi quadri settecenteschi opera dell’artista Domenico Provenzano.

 

 


Torre Civica

Sommatino: Torre Civica

Posta accanto al palazzo del Principe di Trabia. Ricostruita sulle rovine di un’antica torre di avvistamento, proprio al centro della vasta Contea. Visibile da quasi tutto il territorio che si estende tra i fiumi Salso e Gibbesi. La facciata, pur danneggiata dal tempo e dall’incuria degli uomini, conserva una certa solennità. La parte centrale è sormontata da un sopraelevazione che richiama vaga mente la forma di un tempio. Al centro di detta sopraelevazione si nota un fregio circolare che probabilmente sosteneva lo stemma di famiglia. Sotto l’architrave, finemente scolpito, si intravedono i resti dipinti di un motivo ornamentale. Le finestre sono decorate con altorilievi. Le entrate laterali sono sostituite da funzionali ma poco estetiche saracinesche moderne. L’ingresso centrale conserva la primitiva architettura con un vecchio portone in legno. Sopra al portone, al centro di una decorazione in ferro battuto si leggono le iniziali A. N.

 

 

Museo Etnografico della Civiltà Contadina

Sommatino: Museo Etnografico della Civiltà Contadina

P.zza Chinnici, 4
Tel: 0934 0922 709223 / 700128
cell. 338 370 6520
e. mail: archeo-5@libero.it
visite: tutti i giorni previa prenotazione

MUSEO COMUNALE DI STORIA NATURALE ED ARTE ED ARTE MINERARIA

Sommatino: MUSEO COMUNALE DI STORIA NATURALE ED ARTE ED ARTE MINERARIA

Centro Sociale Polivalente Sommatino – Viale Fontaine

Links
Il Sito del Comune di Sommatino
Provincia Regionale Caltanissetta
Azienda Provinciale Turismo Caltanissetta

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