Caltagirone

Caltagirone - Scala di S Maria del Monte
Caltagirone - Scala di S Maria del Monte

Caltagirone è il punto di riferimento del comprensorio chiamato Calatino, che raggruppa 16 Comuni.

La storia della cittadina

Sorta probabilmente nel III millennio a.C., Caltagirone è considerata uno dei primi abitati della Sicilia. Sul colle di Sant’Ippolito sono venuti alla luce resti di un villaggio capannicolo risalente al periodo neolitico; le necropoli scoperte in contrada Montagna e in contrada degli Angeli, risalenti al secondo millennio a.C., testimoniano non soltanto nutriti insediamenti umani in epoca molto remota, ma per la loro analogia con le necropoli di Pantalica e di Cassibile confermano che Caltagirone fu un centro notevole della civiltà siciliana detta appunto Pantalica che coincise con quella Ausonia e con l’affermazione della supremazia dei Fenici nel Mediterraneo. Altre necropoli, oltre quelle già citate, scoperte nei dintorni della città, sono databili al periodo siculo e siceliota, confermando così che Caltagirone fu colonia greca tra l’VIII ed il VII secolo a.C..

La necropoli della Montagna (XVIII-VIII a.C.)
La necropoli della Montagna (XVIII-VIII a.C.) (crediti)

Ma del periodo della colonizzazione greca, della dominazione romana e bizantina non è rimasta alcuna traccia che possa colmare un vuoto di secoli nella storia di Caltagirone, storia che ebbe inizio con la dominazione degli Arabi, ai quali deve il suo stesso nome, Qalat Alghiran, cioè castello delle grotte. E alla dominazione araba risale la prima lavorazione della maiolica, accanto a quella più antica della ceramica, che ha costituito per secoli la maggiore risorsa economica della città. Liberata per breve tempo dalla dominazione araba dai Genovesi che la occuparono nel 1030 (e vi insediarono, sembra, una colonia di Liguri, ai quali sarebbe dovuta l’introduzione del culto di S.Giorgio), lo fu definitivamente con l’occupazione dei Normanni, nel 1090. Tale occupazione fu facilitata dagli stessi abitanti che scacciarono gli arabi asserragliati nella roccia di Judica, ottenendone, per ricompensa, dal normanno Ruggero I, un vasto territorio ed una certa autonomia amministrativa e politica. Nei secoli XIV e XV fu soggetta, in tempi diversi, alla servitù feudale dei Chiaramonte, dei Moncada e degli Alagona, ma nel 1464 fu affrancata e posta sotto il diretto dominio della corona. Per questa sua posizione ebbe dal Re di Castiglia Ferdinando IV e ancor più da Carlo V (al quale Caltagirone offrì una galea armata comandata da Antonio Gravina nella guerra contro i Turchi del 1534) particolari privilegi e riconoscimenti. Danneggiata dal terremoto del 1542, fu interamente distrutta da quello del 1693. Ricostruita nei primi anni del XVIII secolo, con impronta architettonica tipica del barocco siciliano, fu arricchita di monumenti e di edifici pubblici e religiosi, segnando anche una progressiva ripresa sul piano economico. Nel 1799 osteggiò decisamente l’esplosione del giacobinismo in Sicilia e nel 1818 fu eretta a sede vescovile. Nel luglio del 1943, durante la seconda guerra mondiale, fu gravemente devastata dai bombardamenti, sotto i quali trovarono la morte oltre settecento caltagironesi.

Personaggi famosi di Caltagirone

Vi nacquero il Beato Innocenzo da Caltagirone (XVI secolo), i figurinai ceramisti Giacomo Bongiovanni (XVIII secolo) e Giuseppe Vaccaro Bongiovanni (XIX secolo) e Luigi Sturzo (1871-1959), sacerdote, sociologo e politico, fondatore del Partito Popolare Italiano (1919) di cui fu primo segretario fino al 1923.

Caltagirone: economia e commercio

Caltagirone, tra i più importanti centri della provincia, è noto soprattutto per le sue fiorenti tradizioni nell’artigianato delle ceramiche e delle terrecotte, (vedi Artigiani Ceramisti Caltagirone)  cui si dedicano ancora numerose piccole e medie aziende che utilizzano ancora gli stessi sistemi e gli stessi materiali dei secoli passati. A Caltagirone sono presenti industrie operanti nei settori molinitorio e della pastificazione, dei materiali da costruzione e del legno. Inoltre sono presenti numerose fabbriche artigianali di scope, calzature, confezioni, imballaggi, attrezzi rurali e alcune tessiture artigiane.
Grazie alla fertilità dei terreni si hanno forti produzioni di uva, agrumi, ortaggi, olive, mandorle, cereali e pesche. Il patrimonio zootecnico conta oltre 20.000 capi tra ovini, bovini, caprini, suini ed equini. Su Caltagirone gravitano gli interessi commerciali di numerosi centri vicini. Buono è l’apporto economico del movimento turistico (29.000 presenze alberghiere annue).

Caltagirone: Arte e Musei

Scala di S. Maria del Monte
Costruita nel 1608 dall’architetto Giuseppe Giacalone è una lunga e rettilinea gradinata che unisce la città alta alla città bassa.
Recentemente rivestita da mattonelle in maiolica policroma, opera di ceramisti locali, ogni anno, per la festa di S. Giacomo (24 luglio), viene illuminata da 4.000 lumiere disposte lungo i gradini creando uno spettacolo di straordinaria suggestione. Ogni anno dal 25 Aprile al 31 Maggio si svolge la Scala Infiorata in onore della Madonna Maria SS.ma di Conadomini compatrona della Città: migliaia di vasi con piante e fiori dalle diverse sfumature di colore, formano un disegno unico e suggestivo che richiama moltissimi di turisti da tutto il mondo.

Caltagirone - Scala di S Maria del Monte
Caltagirone – Scala di S Maria del Monte

Chiesa S.Maria del Monte
Edificata nel secolo XII. ricostruita nel 1542 e rifatta dopo il terremoto del 1693 su progetto di Francesco Battaglia.
Il campanile del ‘700 è opera di Natale Bonaiuto. L’interno custodisce una statua della Madonna col Bambino di scuola gaginesca; nell’altare maggiore la Madonna di Conadomini, tavola bizantina. Inoltre, Cristo alla colonna, statua lignea del XVI sec. e due tele dei fratelli Vaccaro.
Il tesoro comprende preziose opere di oreficeria. fra le quali spiccano un ostensorio del XV sec. in argento fuso.

Caltagirone Chiesa S.Maria del Monte
Caltagirone Chiesa S.Maria del Monte

Chiesa S. Francesco d’Assisi

Fu costruita nel 1226 ed è tra le prime costruzioni gotiche della Sicilia.
Ricostruita in forme barocche dopo il terremoto del 1693, con l’aggiunta della cupola e del campanile custodisce tele dei fratelli Francesco e Giuseppe Vaccaro.
La sagrestia, attigua al presbiterio costituisce il più interessante documento di stile gotico rinvenuto a Caltagirone.

Caltagirone Chiesa San Francesco d'Assisi
Caltagirone Chiesa San Francesco d’Assisi

Basilica di San Giacomo ( Santo Patrono di Caltagirone)
Costruita nel 1090 da Ruggero d’Altavilla per celebrare la vittoria sugli Arabi, venne ricostruito fra la fine del XVI sec. e gli inizi del XVII sec. secondo le indicazioni dell’architetto messinese Simone Gullì. Il prospetto principale demolito nel 1838 perchè pericolante fu ricostruito all’inizi del 1900 in forme improntate al gusto floreale. L’interno è a croce latina, a tre navate divise da pilastri: agli altari quadri dei fratelli Vaccaro, una statua della scuola di Antonello Gangini, Madonna col Bambino e il Cristo Morto, scultura lignea dipinta da Giuseppe Vaccaro.

Caltagirone Basilica di San Giacomo
Caltagirone Basilica di San Giacomo

Musei a Caltagirone

Museo Regionale della Ceramica

Caltagirone - Museo regionale della ceramica
Caltagirone – Museo regionale della ceramica

Via Roma – Viale Giardini Pubblici 95041 Caltagirone  (mappa)
tel. 0935/21680-50783; fax 0935/26972.
Orario: 9-18,30 tutti i giorni, festivi compresi.
Ingresso: Gratuito.

Inserito nella splendida cornice della Villa Comunale, con accesso dal settecentesco Teatrino, opera del siracusano Natale Bonaiuto (1792), il Museo Regionale della Ceramica, dopo alterne vicende, fu aperto al pubblico il 18 Luglio 1965 e oggi, assieme a quello di Faenza, è il principale museo italiano dedicato alla ceramica. In quattro grandi sale sono esposti materiali ceramici di varie epoche, dall’età preistorica fino agli inizi del Novecento, che comprendono non soltanto produzioni delle officine caltagironesi, ma anche di altre località dell’isola. Nella sezione dedicata al Mondo Antico, sono raccolti manufatti prodotti nell’ambito delle culture preistoriche e protostoriche del territorio di Caltagirone e di altre località siciliane. Nella sezione medievale sono ben documentate le ceramiche di Siracusa, attribuibili al X-XI secolo rinvenute all’inizio del secolo nell’isola di Ortigia, nell’area del Tempio di Apollo. Le ceramiche di produzione palermitana, sono rappresentate nella maggior parte dei casi da brocche ed anfore. Nella sezione Postmedievale o Moderna sono esposte produzioni ceramiche risalenti al XVI secolo e provenienti da Caltagirone, recuperate nell’abitato o in scarichi di fornace trovati nella chiesa di S. Agata.


Museo Civico (Ex Carcere Borbonico)

Caltagirone - Museo Civico
Caltagirone – Museo Civico

Via Volta Libertini 4/5 95041 Caltagirone
tel. 0933/41314-41315-41316. (mappa)
Orario: Da Martedì a Sabato 9,30-13,30;
Domenica 9,30-12,30
Ingresso: Gratuito.

  • La parte espositiva dei Musei Civici occupa attualmente i locali del carcere borbonico, costruito alla fine del Settecento dall’architetto siracusano Natale Bonaiuto. Si tratta di un edificio di estremo interesse architettonico e storico, un raro esempio di tipologia carceraria settecentesca e una viva testimonianza di importanti avvenimenti storici, quale la “tumultuazione contro i creduti Giacobini” del 1799. Tra le opere esposte, di rilievo i quattro busti settecenteschi in maiolica, raffiguranti le quattro stagioni; vasi in terracotta a rilievo con scene figurative di un valente ceramista calatino dell’Ottocento, Bongiovanni Vaccaro, e altre epigrafi commemorative

Museo dei Cappuccini (presso convento dei Cappuccini)

Caltagirone - Museo dei Cappuccini
Caltagirone – Museo dei Cappuccini

Via Cappuccini 138, 95041 Caltagirone
tel 0933/21753 (mappa)
Orario: 9-12; 15,30-19,30;
chiuso Natale, Capodanno e Ferragosto.
Ingresso: offerta di £ 2000 a persona per spese di luce, manutenzione e guida.

  • All’interno del monumentale convento dei Cappuccini, posto a una delle uscite della città, trova alloggio una vasta collezione di antichità e opere d’arte sacra, distribuite in un museo, in una pinacoteca e all’interno della chiesa dei Cappuccini nuovi. Lungo la navata destra della chiesa da notare un trittico del 1647 di fra Semplice da Verona: La Gloria dei Santissimi Confessori, La Gloria delle Santissime Vergini e il Cristo deposto dalla Croce, celebre per gli effetti di prospettiva. Arricchisce l’altare maggiore uno splendido trittico del 1604 di Filippo paladini raffigurante la Madonna d’Odigitria, l’Adorazione dei Magi e le Sante Chiara, Lucia ed Agata.

Mostra dei Pupi siciliani

Caltagirone - Mostra dei Pupi siciliani
Caltagirone – Mostra dei Pupi siciliani

Presso l’ex Teatro Stabile dell’Opera dei Pupi di Caltagirone, Via Roma 65, 95041 Caltagirone
tel. 0933/54085 (mappa)
Orario: Invernale 10-13, 15,30-21; chiuso Natale, Capodanno, Pasqua.


MACC Museo d’Arte Contemporanea Caltagirone (Ospedale delle Donne)

Caltagirone - MACC Museo d'Arte Contemporanea
Caltagirone – MACC Museo d’Arte Contemporanea

Viale Regina Elena,10 Caltagirone (mappa)
Tel. 0933 21083 – Fax  0933 41813
Orario apertura:da lunedì a  sabato: 9.30 – 13,30
domenica 9.30  – 12.30
martedì, venerdì, sabato e domenica 16.00 – 19.00
mercoledì: chiuso
ingresso: gratuito


Museo Internazionale del Presepe Luigi Colaleo

Caltagirone - Museo Internazionale del Presepe Luigi Colaleo
Caltagirone – Museo Internazionale del Presepe Luigi Colaleo

Largo S. Luigi, 2 ex Biblioteca comunale
Caltagirone
Tel. 0933 53754 – Fax 0933 41813
Apertura stagionale
dal 1 ottobre al 30 giugno
Orario apertura:
da lunedì a sabato:
9.30 _13,30 ; 16.00 – 19.00
Domenica: 9.30 – 12.30
giovedì: chiuso – ingresso: gratuito


Alberghi a Caltagirone

Grand Hotel Villa S. Mauro
Via Porto Salvo 14
Tel.+39- 0933/26500 fax +39-0933/31661

Framon Hotel
Vvia Porto Salvo 18 contrada Portosalvo 10
tel. +39-0933/56250

Monteverde
Via Industrie 11
Tel.+39- 0933/53682; fax+39- 0933/53533

Donato
Via Porto Salvo 22/b – tel.+39- 0933/55825

La Scala 2
Piazza Umberto I – tel. +39-0933/51552

AGRITURISMO
Azienda Agrituristica “Angeli”
SP 39 Caltagirone-Niscemi km 9; tel. +39-0933/25317; fax +39-0933/25317

Ristoranti a Caltagirone

  • Dicara E., via Don Sturzo 177 tel.+39- 0933/55228
  • Guarrino F., via Balatazze 41 tel.+39- 0933/57713
  • La Baita, via Milazzo 111 tel.+39- 0933/57483
  • La Quercia, Contrada Corvacchio tel.+39- 0933/60381
  • Nonsolovino, via Vittorio Emanuele tel.+39- 0933/31068
  • Scalogna F., via Fisicara 29 tel.+39- 0933/54001
  • Villa Montevago, via Balatazze 3 tel. +39- 0933/22740
    TRATTORIE
  • Contrafatto G., via Madonna della Via 419 – tel. 0933/25226
    PIZZERIE
  • Al Casareccio, via Pentolai 48 – tel.+39- 0933/54899
  • Campochiaro N., via Autonomia 25 – tel.+39- 0933/57737
  • Da Ciccio, viale Principessa Maria Jose 69 – tel.+39- 0933/21790
  • Di Stefano S., viale Milazzo 190 – tel.+39- 0933/54951
  • Mamadina, via Galilei 12 – tel.+39- 0933/25312
  • Pizza & Pizza, via S. Pietro 118 – tel.+39- 0933/56187
  • Pizzalandia, via Arcoleo 53 – tel.+39- 0933/25625
  • Ponte S. Francesco, via Porta Vento 4 – tel.+39- 0933/57269
  • Portabene G. O., via Vittorio Emanuele 121/b – tel.+39- 0933/21258

Il Sito del Comune di Caltagirone
Diocesi di Caltagirone.it

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